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L’onicofagia

L’onicofagia

Mangiarsi le unghie è una cattiva abitudine che crea dipendenza e che può essere dannosa per la salute dell’intero organismo. L’onicofagia ha infatti effetti collaterali: contribuisce allo sviluppo di infezioni della pelle, aggrava le condizioni dell’unghia, aumenta la possibilità di essere colpiti da raffreddori o altre malattie infettive perché con il contatto tra mani e bocca favorisce la diffusione dei germi. A livello estetico, danneggia l’aspetto delle mani rende le unghie perennemente fragili e frastagliate.

Ma cosa ci porta nello specifico a sviluppare questa cattiva abitudine?

È molto simile al succhiare il pollice dei bambini o all’abbuffarsi di cibo: inizialmente può sembrare qualcosa di innocuo e che aiuta a distrarsi, a ridurre l’ansia in una situazione di stress. Prima di diventare patologico, questo comportamento viene utilizzato per frenare una situazione di disagio senza o di ansia, ma anche periodi di noia e inatività. L’onicofagia poi, non colpisce solo la parte bianca dell’unghia: spesso si inizia a tormentare senza sosta anche la pelle a lato dell’unghia, le pellicine e le cuticole, compromettendo la salute dell’intera area.

Questa patologia inoltre è molto frequente anche negli uomini, specie i più nervosi e stressati, con conseguenze non solo estetiche ma anche di sviluppo di infezioni e danni permanenti alla zona dell’unghia.

La soluzione? Si può ricorrere alla ricostruzione in gel e a un Sopolish Peel Off per tentare di perdere il vizio. Per unghie molto deboli o sfaldate si può anche intervenire con un Nail Serum, un prodotto ristrutturante di autocura.

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